Come avevo già avuto modo di pre-annunciare, vi riporto un resoconto del montaggio del modello in questione.
I pezzi vi arriveranno imbustati ordinatamente (nel senso che, ad ogni sacchetto, corrisponde una fase del montaggio del modello, così che non si debbano aprire più sacchetti e, magari, perdersi fra i vari pezzi) all'interno di una scatola nera (vagamente elegante), che contiene anche le istruzioni, il tubicino per l'antenna della ricevente, le clips per la carrozzeria ed il ferma lipo, una boccetta di olio siliconico da 200, un piccolo contenitore con del grasso da applicare dove descritto, le mascherature e le decals per la carrozzeria.
La carrozzeria è da tagliare e "trimmare" (i punti in cui fare i fori sono già indicati), così come accade nella quasi totalità dei kit, ed è modellata con un lexan di più che discreta qualità, a mio modesto parere.
Il telaio, in plastica, è diviso in 3 parti: quella frontale, in corrispondenza delle sospensioni anteriori, quella centrale (più spessa, che restituisce una buona sensazione di robustezza) e quella posteriore.
I perni dei braccetti sono fissati con dei seger, che sono croce e delizia del modellista medio, in quanto danno una buona scorrevolezza quando il modello è nuovo, ma possono poi prendere giochi quando le plastiche cominciano ad usurarsi, con l'utilizzo. In più hanno quel sistema ad incastro che, unito alle loro piccole dimensioni, li fanno odiare un po' da chiunque.
Così come succede anche per i modelli Associated, per proteggere gli uniball dall'infiltrazione di polvere e preservarne la scorrevolezza, vengono fornite delle spugnette cilindriche molto basse e forate al centro. Una soluzione semplice ma efficace. Buono il fatto che le piastrine delle sospensioni siano già in alluminio.
Il sistema salvaservo è identico a quello dei modelli Associated 2WD (non so degli altri perchè non ne possiedo), per cui troviamo una molla, di cui può essere regolato il precarico con una ghiera di alluminio, che stringe i 2 leveraggi dello sterzo e ne consente quel tanto di gioco che evita strappi agli ingranaggi del servo dello sterzo.
Gli ammortizzatori sono in alluminio con regolazione del precarico molla tramite ghiera e sono anche belli esteticamente, con il corpo verde ed il cappuccio (anch'esso in alluminio, fatta esclusione per l'aggancio, in plastica). Di serie vengono forniti pistoncini a 2 fori ed una boccetta di olio siliconico da 200. Più avanti, quando avrò modo di provarla per bene, vi saprò dire se possa bastare tale gradazione o se ne sia necessaria una più alta. All'interno dei cappucci, che presentano il foro per far trafilare l'olio in eccesso durante l'operazione di rebound, troviamo le classiche membrane in gomma. Le torri degli ammortizzatori sono in plastica, dall'aspetto sufficientemente robusto e con 3 attacchi per gli ammortizzatori (troviamo, invece, 2 fori nei braccetti delle sospensioni).
Particolare che mi è piaciuto, sebbene non sia un pezzo così costoso, il fatto che, nel kit, venga fornito anche il pignone per il motore da 21 denti, mentre la corona, in plastica, è da 80 denti (entrambi con passo 48).
Il differenziale, a sfere, è formato da una corona in plastica e 2 "piattelli" in acciaio, che terminano con i bicchierini. Il classico differenziale a sfere insomma, con la particolarità (almeno per quello che ho solitamente visto sui modelli in scala più piccola) di un "cuscinetto" reggispinta così formato.
Il blocco degli ingranaggi è, come sempre avviene nei modelli 2WD, interamente sigillato, con tappino in gomma per il foro di accesso alla regolazione della frizione para-strappi, mentre la piastra di fissaggio del motore è in alluminio verde, come gli ammortizzatori e le piastrine dei braccetti. E', ovviamente, presente la protezione in plastica per il motore, con forature per la dispersione del calore. Il modello monta già i CVD in acciaio.
In definitiva il montaggio è stato semplice, anche grazie alle istruzioni chiare (sebbene vi sia qualche errore di battitura, ma l'importante è che siano chiare e ben leggibili le figure e la simbologia), alla forma corretta dei pezzi ed alla qualità dei materiali e delle viti, che non mi hanno dato alcun problema.
Potrei quasi dire che, a livello di qualità globale, siamo persino leggermente superiori alla Associated SC10 2WD (parlo della versione base, non la Factory Team), specie per gli ammortizzatori regolabili tramite ghiera, i CVD e per la piastrina delle sospensioni anteriori in alluminio. A livello di plastiche, al tatto, direi che siamo agli stessi livelli.
Particolare da tenere da conto nel momento in cui si vanno ad acquistare le gomme: prendetele da incollare, perchè la Ansmann monta cerchi con attacco esagonale e, a quel che ho visto, la quasi totalità degli altri buggy 1/10 2WD monta attacchi differenti. Ve lo dico perchè io avevo fatto la ca***ta di prenderle già incollate (fortunatamente non avevo speso troppo), ma ho ovuto scollarle tenendole immerse nell'acetone e re-incollarle sui cerchi originali...vabbè, pace!
In conclusione vi lascio con qualche altra foto di alcuni altri particolari.
Ci risentiamo dopo la prova!
Sotto all'alettone sono installabili queste piastrine in plastica con inclinazione di 3°, orientabili a seconda del fatto che si voglia più o meno deportanza.
Queste 2 scanalature nel porta-lipo penso possano tornare utili a chi ha i cavi che escono in un certo modo dalla batteria.
La carrozzeria, nella parte posteriore, viene fissata al telaio tramite 2 clips, una per lato, che si inseriscono in questi piccoli perni, da avvitare al telaio stesso.
Piccolo tocco di stile: vengono fornite anche 3 linguette in gomma, da attaccare alle clips per la carrozzeria, con il logo della Ansmann Racing impresso sopra.
Accanto al porta lipo è presente una minuscola linguetta che serve per far passare il cavo del servo e tenere maggiormente in ordine tutta la cavetteria all'interno del modello.