Si chiama metodo "pane e burro". Dei piani costruttivi non si usano - in prima battuta - le linee delle ordinate (che sono verticali) ma si usano invece le linee d'acqua (che sono orizzontali). Si realizzano sagome che seguono queste linee e si incollano una sull'altro tutte le sagome. Poi, aiutandosi con le linee delle ordinate, la forma viene prima sgossata poi finita, eliminando i gradini e si ottiene lo scafo. È' un metodo che di solito si usa per realizzare la sagoma delle scialuppe o lo scafo di modelli in vetro resina: una volta che si ha lo scafo in legno se ne fa uno in vetro resina ricalcandolo per copertura (in due o più parti accoppiate tramite piccole flange). Poi, utilizzando questo calco, si fa un ulteriore scafo - stavolta in pezzo unico - adoperando gel coat e nuovamente vetro resina. Ovviamente, viene usato anche molto distaccante per evitare spiacevoli saldature di elementi
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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